Leoni, tigri, orsi polari… tutti i tipi di animali selvatici servono da ispirazione per gli galvanizzati sculture in rete metallica creato dall'artista britannico Kendra HasteCon un'espressività e un'attenzione ai dettagli senza pari, lo scultore riesce a dare vita e forma alla muscolatura di ciascuno degli animali selvatici utilizzando un materiale apparentemente così freddo.
Haste, nato nel 1971 e laureato in Scienze Politiche presso l'Università di Royal College of Art di Londra, è membro del Società britannica degli artisti della fauna selvatica e il Società statunitense degli artisti animali Per questo motivo, il suo lavoro è incentrato sul mondo animale. "Gli animali hanno esercitato su di me un fascino ossessivo per tutta la vita. La loro diversità di forme, natura e comportamento offre una ricca e inesauribile profondità di soggetti. Gli animali sono stati per molti anni e continuano a essere l'unico focus del mio lavoro di scultrice", afferma Haste.
Le opere di Haste sono 100% scolpito a mano senza l'ausilio di stampi o processi meccanici, il che rende il processo creativo lento e laborioso. Le sculture hanno un'armatura in acciaio per garantire la stabilità, che l'artista poi ricopre con uno scheletro di base su cui applica gli strati di wire mesh per costruire la muscolatura, la pelle e i dettagli della superficie. Per Haste, "sebbene alcuni strati interni non siano visibili, ritengo che, se non ci fossero, la forma mancherebbe di integrità e, poiché la rete presenta dei fori, suggerisce i muscoli e le ossa sottostanti, accrescendo il senso di vitalità e movimento".
Molte delle opere dell'artista sono state esposte nel Torre di Londra Dal 2010, commissionata da Historic Royal Palaces per celebrare la Menagerie Reale della Torre di Londra. Documenti risalenti al 1210 mostrano che la Torre di Londra ospitava in passato un'ampia varietà di animali esotici, fungendo da sorta di zoo medievale. Attualmente Haste espone tredici esempi delle sue opere, tra cui leoni, un elefante e un orso polare, in omaggio agli antichi abitanti del sito.