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Al giorno d'oggi, tutto evolve a passi da gigante, un fatto che è particolarmente vero nel caso della tecnologia. L'architettura, come qualsiasi altra disciplina, è in continua evoluzione. L'evoluzione tecnologica sta cambiando il nostro modo di lavorare, pensare e creare.
La digitalizzazione in questo settore sta avanzando gradualmente lungo una strada che prevede l’adozione di un nuova metodologia nota come Building Information Modeling (BIM) cioè la costruzione virtuale di edifici in 3D prima che un progetto diventi realtà nel mondo fisico, allo scopo di anticipare eventuali problemi che potrebbero sorgere durante la costruzione.
Negli ultimi anni si è assistito anche a un aumento dell'uso dei social media da parte degli studi di architettura, che pubblicano i loro prodotti creativi, che consistono principalmente in diagrammi, planimetrie e immagini di progetti in corso. Basta digitare la parola "architettura" in un motore di ricerca come Google e si aprirà una vasta gamma di contenuti visivi.
L'architettura si basa su diversi processi altamente complessi che non risultano evidenti se osservati attraverso immagini virtuali. Questo è un aspetto che preoccupa molti professionisti del settore, preoccupati che un cliente che guarda un progetto su schermo possa non comprendere appieno la portata di questo lungo e costoso processo e percepirlo come più semplice e diretto di quanto non sia in realtà.
In un sondaggio condotto dal Consiglio superiore delle associazioni degli architetti di Spagna (CSCAE) nel maggio 2016, 3.000 professionisti del settore hanno rivelato di non utilizzare personalmente la tecnologia Building Information Modeling (BIM) né di collaborare con altri colleghi che la utilizzavano.
Uno degli ambiti di dibattito ruota attorno alla percezione e alla visione che questi professionisti hanno di questa tecnologia e dei suoi sistemi. Mentre il 51% la vede come un'opportunità in quanto capace di migliorare la gestione dei progetti, l'11% la vede come una vera minaccia, in quanto potrebbe potenzialmente limitare la creatività. E poi c'è il restante 38% che non è del tutto convinto o condivide le opinioni di entrambi i gruppi.
"L'indagine dimostra che la conoscenza del BIM è molto più ampia di quanto ci aspettassimo", afferma il presidente del CSCAE, Jordi Ludevid. L'implementazione potrebbe essere lenta a causa della "difficoltà di adattarsi a una nuova tecnologia in un momento di attività limitata, dopo dieci anni di crisi e tariffe quasi indecentemente basse". Di conseguenza, Ludevid stima che potrebbe volerci almeno un decennio prima di vedere i sistemi BIM utilizzati in modo sistematico in tutto il settore delle costruzioni.
È fondamentale comprendere che l'uso della tecnologia in architettura favorirà miglioramenti in termini di adattamento di edifici e spazi all'ambiente circostante rispetto a quelli realizzati finora. La tecnologia consente di regolare le condizioni di temperatura e umidità interne in modo che siano sempre ottimali.
Gli enormi progressi compiuti hanno cambiato il modo di lavorare degli architetti, con processi di progettazione ora automatizzati e in linea con i nuovi metodi organizzativi. Gli architetti, quindi, devono fornire una risposta nel contesto di un ambiente altamente competitivo in cui gli strumenti tecnologici svolgono un ruolo fondamentale nella capacità di sviluppare un buon progetto.